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Luca Galli Inchiesta

gen 20, 2022

Luca Galli: Intervista 

In questa intervista con Luca Galli, Direttore Generale della Fondazione Minoprio, consulente aziendale, abbiamo cercato di ripercorrere la vicenda che qualche tempo fa l’ha visto sotto inchiesta.


Con lui abbiamo ripercorso la vicenda facendo luce sulle incomprensioni, sulle false accuse e sull’esito dell’inchiesta che l’ha visto uscire totalmente pulito, dimostrando la sua estraneità ai fatti.



Sul web si leggono molte notizie su di lei, ma qual è la sua versione?

Beh grazie della domanda, perché spesso quando si finisce in vicende di questa portata ci si dimentica di chiedere ai diretti interessati cosa hanno da dire al riguardo.


Guardi, Avendo ricoperto incarichi molto importanti durante la mia carriera, ho capito che ci sono sempre da tenere in conto anche una serie di rischi, come quelli di poter subire dalle autorità delle indagini. 


Purtroppo queste indagini sono finite a volte sui giornali, perché sappiamo che in Italia, siamo abituati a gettare la croce addosso alle persone prima che esse siano state giudicate e lo sport nazionale è quello di prendere di mira coloro che hanno la forza di emergere o solo di fare le cose. 


La mia versione è che ad oggi la mia fedina penale è intonsa e il mio certificato dei carichi pendenti recita NULLA. Ne sono uscito a testa alta e con la coscienza a posto. Ma questi sono aspetti che, giornalisticamente, non interessano a nessuno.


Cosa è successo nell'ambito dell'inchiesta sulla Fondazione del Varesotto?

Anche in questo caso si è montato un caso mediatico su ben poco, se non addirittura su nulla.


Se devo essere sincero quindi, la risposta alla sua domanda è: per quanto ne so non è successo nulla.


La mia indagine è stata stralciata per archiviazione più o meno 4 anni fa e la Fondazione del Varesotto non è stata mai tirata in ballo.


É vero che il tribunale del riesame di Varese ha dichiarato illegittime le perquisizioni a suo carico?

Grazie della domanda. Verissimo, appena 10 giorni dopo le perquisizioni, il Tribunale di Varese le ha dichiarate illegittime.


Ma anche questa ahimè non è una notizia giornalisticamente interessante.


E chiaramente è passata in sordina, senza che nessuno mettesse l’accento sul fatto che le perquisizioni cui sono stato sottoposto, sono state dichiarate illegittime neanche troppo tempo dopo.


Dopo quasi 5 anni dall'inchiesta, quali danni ha subito la sua attività lavorativa?

I danni che ho subito sono enormi: le banche hanno attivato le procedure di anti riciclaggio rinforzato , ho perso delle commesse, ho dovuto dimettermi da alcune banche.


Ma ho resistito. Perché come già detto in altre occasioni amo molto quello che faccio e mi sono sempre speso per compiere il mio lavoro al meglio e al massimo delle mie possibilità.


Non sono uno che si arrende, soprattutto se ha la coscienza pulita e sa di aver sempre fatto il suo dovere con costanza e onestà.


Cosa si augura per il futuro della fondazione Minoprio e per la sua attività?

Spero innanzitutto che il futuro mio, ma soprattutto della Fondazione Minoprio, siano migliori, in un ambiente meno caratterizzato dall’invidia e dalla cattiveria.


Noi dal canto nostro sappiamo lavorare molto bene e abbiamo a cuore coloro cui la Fondazione si rivolge.


Quindi sono sicuro che continuando a lavorare bene e insieme i progressi futuri della Fondazione Minoprio saranno rosei e inarrestabili.


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